Comunicato sulla candidatura a delegato assembleare

LeopardSeguaci Sab 17 Gen 2009, 20:24

RINGRAZIAMENTI
Di solito i ringraziamenti si fanno alla fine. E quando si è vinto.
Ma io invece li faccio ora. In barba a tutte le scaramanzie.
In primo luogo dico grazie a Giorgio Moretti. E’ lui che mi ha coinvolto in questa avventura. E che non mi fa mancare il suo appoggio.
Un ringraziamento speciale a Nicola che mi sta pubblicizzando nemmeno fossi Barack Obama.
Un caloroso grazie a Michele ed allo Staff di Futsalmarche.it per il sostegno e per la sopportazione dei mille slogan pubblicitari. Chissà che, in caso di elezione, non decida di collaborare con voi…
A Matteo per la vetrina televisiva che mi ha concesso.
E poi a tutti quelli che stanno perorando la mia causa.
Nomi non ne faccio più perché passerei per ingrato.
Mi limito a ringraziare tutti.

PUNTUALIZZAZIONE
Occorre precisare che non sto concorrendo per la Casa Bianca o per il Senato della Repubblica.
Il ruolo di delegato assembleare è una figura importante, ma pur sempre di rappresentanza.
Detto questo, sarei ben onorato di poter svolgere questo compito.
Perché spesso noi dirigenti, vizio incurabile italiano, ad una ottima fase critica e distruttiva, facciamo fatica a far seguire una fase costruttiva.

LE ELEZIONI DI LUNEDI 19 GENNAIO
La parte saliente dell’elezioni di lunedì sarà l’elezione del Presidente e del Consiglio del Comitato Regionale Marche che saranno in carica nel quadriennio 2009-2013.
Personalmente il mio voto ed il mio appoggio andranno al presidente uscente Paolo Cellini.
Persona di grande saggezza e di squisita cordialità, di gran lunga superiore alla struttura stessa che presiede.
Purtroppo alle società pure di calcio a 5, e cioè che non hanno una prima squadra di calcio, è vietato votare per i consiglieri.
E’ ovviamente una furba disposizione nazionale, tesa ad evitare che le società di calcio a 5 possano fare una rivoluzione bolscevica.
La mia società svolge anche attività calcistica. Pertanto avendone la possibilità, voterò senza ombra di dubbio Bruno Sassaroli.
Per chi non lo conosce, è stato il predecessore di Giorgio Moretti alla guida del calcio a 5 marchigiano.
Insomma uno, se non il, fautore del successo del nostro movimento.
Consigliere uscente, è sempre stato vicino, pur nella nuova veste, al nostro mondo.
Chi può votarlo lo faccia. Votare Bruno Sassaroli significa votare un buon futuro per il futsal marchigiano.

IL CALCIO A 5 MARCHIGIANO
Non ci sarà bisogno delle elezioni per eleggere il nuovo delegato per il calcio a 5.
E io dico per fortuna.
Il riconfermato delegato regionale sarà Giorgio Moretti, candidato unico a ricoprire tale ruolo.
Se il nostro movimento gode di ottima salute gli vanno attribuiti molti meriti.
Giorgio, persona dall’eccezionale disponibilità, è un ottimo politico, capace di far ottenere il giusto risalto al nostro movimento all’interno del Consiglio Regionale.
Ed in grado di far aumentare ancora il nostro peso specifico dentro lo stesso Comitato.
Quando invece lo statuto in sé ovviamente non lo prevedrebbe affatto.
Ma essendo inguaribili perfezionisti puntiamo il dico verso quello che non ci piace.
Ed anche se il nostro giardino è bello verde e quello dei vicini no, vedi divisioni di altre regioni, non ci interessa. Lo vogliamo ancora più verde.
Per cui chiediamo maggiore attenzione a problemi strettamente specifici.
A titolo personale vorrei una maggiore attenzione ai ritardi dei referti arbitrali, una nuova formula più snella sulla coppa Marche con un format più accattivante che evitasse lo stillicidio dei triangolari iniziali, una verifica dell’agibilità di certe strutture ed il ripristino degli indirizzari.
Per altri aspetti non possiamo e non dobbiamo essere qualunquisti.
E prendercela con la nostra divisione di calcio a 5.
La componente arbitrale ha una struttura indipendente.
La creazione di una nuova categoria e di conseguenza un diverso disciplinamento di promozioni e retrocessioni dipende dai voleri nazionali.
Così come mi sembra assurdo proibire la gare outdoor, quando poi in serie B esiste la possibilità di farle.
La crescita del nostro sport, a livello d’immagine e di risonanza, dipenderà molto dalle votazioni nazionali del 9 febbraio.
Alle nostre sorelle maggiori il compito di non sbagliare la scelta.

IL COMITATO REGIONALE MARCHE
Fornisco anche qui le mie idee su come a parer mio si potrebbe migliorare la nostra struttura federale.
Il calcio e calcio a 5 dilettantistico, specialmente ai vertici, investe parecchio nella propria attività.
Mi sembra che la nostra macchina organizzativa non sia sempre adeguata a sostenerne il passo.
Ci si affida troppo al lavoro di volontari. Ammirevoli, ma pur sempre volontari.
E quindi auspico una svelta indirizzata professionistica.
Va migliorato, se non reimpostato del tutto, l’ufficio tesseramenti. Troppo spesso lacunoso e non sempre attento nel risolvere inghippi.
Va aumentata la trasparenza dell’apparato generale. Per non dare adito a nessuna illazione.
Più che punire chi non ha i settori giovanili, sarebbe da premiare chi li fa.
Va incentivata la tutela delle società a livello legale e finanziario, mettendo a disposizione uffici di competenza.
C’è da migliorare il rapporto con i club. La Lega deve apparire come la casa delle società.
Talvolta si ha l’impressione di essere galline da spennare.
Con un maggior dialogo, favorito da più frequenti incontri tra tutte le varie componenti, ciò è realizzabile.
Anche in tempi brevi.

CONCLUSIONE
Quanto sopra sostenuto sono concetti buttati certo alla svelta ed alla rinfusa.
Ma maturati in 14 anni di attività federale.
Con una esperienza di 12 da segretario e 2 da presidente.
Dal 2001 la mia società svolge anche attività di calcio a 5.
Ebbene posso dirvi di essere fiero di far parte di un club che pratica futsal.
Grazie alla presenza di un gruppo dirigenziale più giovane, alla conoscenza reciproca che abbiamo avuto grazie ad internet ed a canali come questo da cui sto scrivendo, nelle Marche siamo almeno 10 anni avanti come mentalità e cultura sportiva rispetto al nostro fratello maggiore, il calcio.
Abbiamo un bel vantaggio, non sprechiamolo.
E perché no, facciamolo pure fruttare…

Marco Bramucci