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Intervento dei due candidati alla presidenza: Cellini e Bernacchia

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Intervento dei due candidati alla presidenza: Cellini e Bernacchia Empty Intervento dei due candidati alla presidenza: Cellini e Bernacchia

Messaggio  Admin Sab 17 Gen 2009, 22:42

Insieme a Cellini si candida il consiglio uscente formato da Ciuccarelli, Bottacchiari, Ceppi, De Grandis, Panichi, Sassaroli, Scoccia, Salvatelli, con Bernacchia si schierano Azulmi, Ferretti, Franzoni, Pippa, Scoppa e Sonaglia.

PAOLO CELLINI. Cellini, 70 anni, è arrivato a conclusione del terzo mandato come presidente del Comitato Regionale Marche, dopo dodici anni di gestione, “collegiale”. Insegnante di Lettere, a 20 anni era già presidente dell'Urbania e dove è rimasto in carica per trent'anni. Diventa consigliere per la provincia di Pesaro al comitato regionale negli anni '70 per la prima volta, e Urbania è da sempre il suo quartier generale, non si è mai trasferito per via della professione di insegnante e degli impegni nell'azienda di famiglia in cui lavorava. “La caratteristica che ci ha contraddistinto in questi anni e che abbiamo voluto dare è stata quella della collegialità - ci tiene a precisare - mentre in precedenza c'era una condizione monocratica, in cui il presidente aveva la gestione unica del Comitato, da dodici anni a questa parte, dal primo mandato, abbiamo suddiviso deleghe e compiti in modo da perseguire al meglio gli obiettivi che sono alla base della gestione". I primi anni, l'inizio come consigliere: cinquant'anni di esperienza nel mondo del calcio. “Ho cominciato come consigliere nei primi anni '70 per la provincia di Pesaro. Il peso della gestione era totalmente sulle spalle del presidente, quando morì Paolinelli diventai reggente in qualità di consigliere più anziano, dalla fine del 1995. Dal luglio 1996 fui eletto presidente quindi sono dodici anni e tre mandati che siamo in carica. Parlo al plurale proprio perchè questa gestione è collegiale. Le cifre impressionanti del fenomeno calcio dilettantistico che snocciola Cellini, descrivono più di tante parole la dimensione di questo sport nelle Marche. “Il bilancio è positivo, abbiamo garantito il collegamento col territorio, quando entrammo, elaborammo un progetto programmatico chiamato “Il comitato delle società”, questa scelta ha portato allo sviluppo del comitato, in questo caso con una realtà come quella delle Marche dove ci sono 700 società, 3000 squadre e 50.000 tesserati e 26.000 partite in ambito dilettantistico penso che questi dati diano spiegazione di come questa regione abbia il primato per numero di società rispetto al numero di abitanti. Successivamente anche lo sviluppo del calcio a cinque, ha contribuito notevolmente a queste cifre, è molto praticato e sviluppato. I rapporto con le altre componenti federali sono ottimali, e siamo presi ad esempio in Italia anche per questo, c'è un accordo collaborativo con loro, molto profondo. Le società scelgono e votano, noi alla fine di ogni mandato ci siamo rimessi nelle loro mani, ci siamo fermati a fare il punto della situazione guardandoci intorno e decidendo sul come proseguire su ciò che avevamo intrapreso e aveva dato i suoi frutti.” Questi gli obiettivi da portare avanti. “Gli obiettivi sono gli stessi per tutti, promuovere e far crescere l'organizzazione dell'attività calcistica. Poi ci sono le scelte metodologiche: noi abbiamo individuato la nostra strategia nella collegialità attribuendo deleghe ai consiglieri, con cariche separate perchè si valorizzassero le potenzialità dei soggetti sportivi e si promuovesse il calcio. Non è incrementare il numero delle società già numerose il nostro principale obiettivo, ma è secondario alla qualità che vogliamo dare, all'incremento del senso di responsabilità e del senso sportivo in quelle esistenti. L'altra scommessa è porre al centro l'attività giovanile: in questo ci è venuta incontro la modifica dello statuo federale di due anni fa, che ha portato l'attività giovanile ad integrarsi con quella della Lega Nazionale Dilettanti. La programmazione e lo sviluppo restano agli ambiti territoriali, mentre dei campionati e dell'organizzazione si occupa la lega dilettanti”. Per concludere Cellini parla della "corsa a due". “E' la prima volta che c'è una doppia candidatura ed è indubbiamente positivo. In democrazia è una cosa normale”.

MARCO BERNACCHIA. Bernacchia, 61 anni, ex dipendente del Ministero della Pubblica Istruzione, coordinatore presso il Provveditorato agli studi di Ancona, dal 1981 è delegato del settore giovanile e dal 1988 presidente del settore giovanile e scolastico del Comitato Regionale. Questi i punti focali del suo programma:
1) Riunione periodiche delle Società a livello Regionale, Provinciale e soprattutto Distrettuale per ascoltare le diverse problematiche che si riscontrano nei vari territori e per potenziare con l’aiuto di tutti la “lotta alla violenza”.
2) Incontri distrettuali tra Dirigenti, Arbitri, Giocatori per identificare un cammino che possa permettere al calcio di riappropriarsi di tutti quei valori etici e sociali che man mano stanno scomparendo e che invece dovrebbero essere il cavallo di battaglia per la LND.
3) Corsi di Formazione per Dirigenti sulle carte federali, in particolare sui tesseramenti, sulla normativa amministrativa e sulla giustizia sportiva, nonché corsi informatici per favorire il risparmio delle spese postali e una più celere divulgazione delle notizie tra società e Comitato Regionale.
4) Presenza costante in Comitato Regionale del Presidente e parte dei Consiglieri per sottolineare la centralità delle società sportive come protagoniste - uniche e vere - del calcio marchigiano.
5) Sportello Aperto in determinati giorni ed orari della settimana, assistenza on line per quesiti inerenti le norme amministrative e normative federali. Inoltre potenziare il servizio web per consentire un più celere contatto con le società.
6) Incentivi economici per le Società che avranno favorito, per almeno un tempo di gara, l’ingresso dei giovani nelle prime squadre, demandando comunque alle Società la libera scelta di servirsene o meno. (Evitare il mercato dei giovani la cui valenza viene determinata solo dalla loro data di nascita! Se un giovane è valido la Società ha tutto l’interesse a metterlo in squadra senza vincoli di sorta!)
7) Potenziamento del Settore Giovanile e Scolastico con verifiche delle attività a supporto delle Società e per favorire la crescita e lo sviluppo della qualità tecnica nei campionati Regionali ed riqualificare i campionati Provinciali, evitando l‘abbandono precoce del calcio da parte dei giovani e favorire il ritorno allo stadio delle famiglie.
Cool Graduatoria di merito e ripescaggi: massima chiarezza e rispetto delle norme pubblicate.
9) Calcio Femminile incentivare, favorire e promuovere la crescita del movimento femminile con Centri Federali Regionali, Provinciali e Poli Distrettuali di calcio femminile a 5 – 8 e 11 e nuove collaborazioni con gli istituti scolastici di I e II grado.
10) Gemellaggi: attivare e consolidare iniziative sportive che possano permettere alle Società scambi di esperienze e conoscenze tecniche con squadre di altri paesi stranieri.
11) Attività estiva: favorire iniziative societarie con tornei notturni amatoriali ed incentivare il beach-soccer nei litorali sabbiosi della regione.
12) TV privata e pubblica: coordinare interventi mirati a pubblicizzare il compito sociale e sportivo delle società nei confronti della formazione dei giovani a loro affidati.
13) REGIONE MARCHE: richiedere che il Presidente regionale LND, o un suo delegato, possa entrare di diritto a far parte della Consulta Regionale dello Sport, organo preposto alla tutela e allo sviluppo dello sport marchigiano.
14) Crediti sportivo: rapporto costante per agevolare le società al miglioramento e alla messa a norma degli impianti.
15) CONI Regionale: pretendere, anche in virtù del rilevante numero di società affiliate alla LND, che il Presidente Regionale LND, o un suo delegato, faccia parte di diritto della Giunta Regionale del CONI Marche.

Prof. Bernacchia, come è nata l’idea della cordata e della sua candidatura?
“Viste le tante sollecitazioni ricevute dalle società mi sono convinto di poter dare il mio contributo alla causa. La cordata è nata per dare un’alternativa democratica alle società”.
Ha raggiunto facilmente il quorum richiesto per poter presentare la candidatura?
“Pur raggiungendo il quorum, per questo ringrazio le società che mi hanno onorato della loro fiducia, ho dovuto, mio malgrado, constatare che le società hanno avuto timore di esporre la loro libera scelta. Spero che le stesse non abbiano perso fiducia nei confronti della Federazione e delle istituzioni in genere”.
Quale invito alle società, allora?
“Invito le società ad una massiccia partecipazione all’assemblea elettiva e votare segretamente in piena democrazia il loro candidato preferito”.
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Intervento dei due candidati alla presidenza: Cellini e Bernacchia Empty LARGO AL NUOVO CHE AVANZA

Messaggio  Ospite Dom 18 Gen 2009, 10:26

VOTARE CELLINI E BRAMUCCI
TANTO MORETTI E' GIA' ELETTO !


Ultima modifica di nicsas il Dom 18 Gen 2009, 15:18 - modificato 1 volta.

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Intervento dei due candidati alla presidenza: Cellini e Bernacchia Empty Bernacchia e il calcio a 5

Messaggio  LeopardSeguaci Dom 18 Gen 2009, 13:36

Nel programma di Bernacchia non c'è un minimo accenno al calcio a 5.
Se iniziamo a dimenticarci di oltre 200 società già in fase di campagna elettorale, figuriamoci una volta eletti...
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Intervento dei due candidati alla presidenza: Cellini e Bernacchia Empty ANCHE CHI PROMETTE A VOLTE NON MANTIENE.......

Messaggio  Ospite Dom 18 Gen 2009, 15:18

VEDI SILVIO !

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Intervento dei due candidati alla presidenza: Cellini e Bernacchia Empty Re: Intervento dei due candidati alla presidenza: Cellini e Bernacchia

Messaggio  lello e lallo Lun 19 Gen 2009, 12:02

però la scienza con studi appropriati dice che oggi è il giorno più triste dell'anno

http://www.corriere.it/cronache/09_gennaio_19/giorno_triste_anno_447f45e0-e60a-11dd-92d4-00144f02aabc.shtml
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Intervento dei due candidati alla presidenza: Cellini e Bernacchia Empty Re: Intervento dei due candidati alla presidenza: Cellini e Bernacchia

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